La casa passiva

Super isolamento, protezioni solari e impianti che consumano meno di un ferro da stiro: sono queste alcune delle caratteristiche della casa passiva, lo standard che l'Unione Europea sta proponendo per tutte le nuove costruzioni a partire dal 2021. Quali requisiti deve rispettare, come va progettata e che vantaggi offre rispetto a una casa tradizionale.
Cos'e' una Casa Passiva
Le case passive sono edifici nei quali il bisogno di calore da riscaldamento è così ridotto che senza alcuna perdita di comfort si può fare a meno del tradizionale
sistema di riscaldamento.
Le prime case passive si sono sviluppate nel nord Europa in un clima più rigido del nostro; molti degli esempi esistenti si trovano in Austria, Germania, Francia del
nord, Svezia e Svizzera. In tutta Europa ne sono state costruite più di 6.000 e si pensa che entro il 2010 un quinto delle nuove case in Germania saranno case passive.
Vi sono degli edifici conformi agli standard di Casa Passiva nel nord Italia, ma questi si trovano principalmente nella regione montana del Trentino Alto Adige, che
possiede un clima con la stagione invernale dominante. Esportare il concetto di Casa Passiva, se abitiamo ad esempio nel Centro-Sud Italia, richiede una revisione del concetto originario poiché
le esigenze di comfort e di energia, connesse al raffrescamento della casa, saranno prevalenti rispetto a quelle necessarie nei mesi invernali. Prendiamo ad esempio il caso delle superfici
vetrate: devono essere meno estese al Centro-Sud che al Nord sia perché fa meno freddo, sia soprattutto perché in estate potrebbero rivelarsi un'arma a doppio taglio se non opportunamente
schermate da falde inclinate o da altri sistemi ombreggianti.
Verso la casa a consumo zero
Una casa passiva, per essere certificata come tale, può consumare per il riscaldamento sino ad un massimo di 15 kWh di energia per
metro quadro all'anno (1,5 litri di combustibile al metro quadro). Il suo consumo totale di energia deve essere inferiore a 40 kWh per metro quadrato all'anno, comprensivo di
riscaldamento, acqua calda sanitaria ed elettricità utilizzata per illuminazione ed elettrodomestici. Meno di un quarto rispetto a una casa europea media.
In generale, una casa passiva in Italia consente un risparmio energetico sul riscaldamento invernale di circa il 90% rispetto ad un edificio tradizionale e dell'80%
rispetto a una moderna casa standard conforme ai regolamenti edilizi europei.
Come progettare una Casa Passiva
Per costruire una casa passiva alle nostre latitudini è necessario in fase di progettazione prendere in considerazione una serie di aspetti. Ecco i
principali:
- la forma dell'edificio: angoli, sporgenze e rientranze aumentano sensibilmente la superficie dell'involucro. Tanto più questa è elevata, tanto più elevato è lo scambio termico tra interno ed sterno e quindi la perdita di calore. A parità di volume, un edificio compatto, avendo meno superfici a contatto con l'esterno, sarà quindi energeticamente più efficiente di uno complesso con aggetti, logge, portici e terrazze;
- l'orientamento: in una casa passiva la maggior parte del fabbisogno energetico viene coperta dagli apporti solari. Soggiorno e camere da letto dovranno pertanto essere esposti a sud e dotati di ampie finestre vetrate. Sul lato nord, cucina e bagni con aperture più ridotte e ben isolate
- schermature: devono essere progettate in modo tale da consentire ai raggi del sole di raggiungere l'edificio d'inverno e di proteggerlo d'estate dal surriscaldamento;
- l'utilizzo di fonti rinnovabili: i bassi consumi elettrici totali di una casa passiva possono essere coperti totalmente mediante l'uso di fonti rinnovabili locali;
- il super-isolamento: la coibentazione delle pareti e del tetto impedisce al calore di disperdersi verso l’esterno nella stagione invernale e per contro riduce l’entità della calura estiva. Un opportuno sistema di isolamento ad esempio “a cappotto”, consente di eliminare i ponti termici (discontinuità tra materiali), via privilegiata per gli scambi di calore da e verso l'esterno. Nel caso di tetti piani, il verde pensile favorisce l'isolamento della casa e riduce il fabbisogno estivo, migliorando contemporaneamente la qualità dell'aria circostante;
- ventilazione con recupero di calore: nelle case passive il ricambio d'aria viene affidato a sistemi di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore. Si tratta di impianti che prelevano l'aria dall’esterno, la filtrano, immettono aria pulita all’interno dell’abitazione e prelevano quella viziata per recuperarne il calore e poi espellerla fuori. Risultato: il ricambio d'aria viene assicurato in ogni momento della giornata riducendo al minimo le dispersioni di calore;
- serramenti: devono essere altamente isolati per evitare il più possibile le fughe termiche. Le finestre sono munite di speciali vetri basso emissivi, generalmente tripli;
- illuminazione: una casa passiva deve essere dotata delle migliori tecnologie a risparmio energetico per i sistemi di illuminazione e degli elettrodomestici. Quelli poco efficienti, oltre a consumare di più, contribuiscono a riscaldare l'ambiente anche d'estate.